La natura

Tra i sentieri di Cava

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Due essenzialmente sono le escursioni di grande rilievo paesaggistico che possono essere fatta sui monti di Cava, con sentieri che offrono spettacolari paesaggi.

Da un lato abbiamo i rilievi del versante orientale che spaziano dall'agro nocerino -sarnese  ( dal monte Caruso a m. 763 sino a monte San Liberatore di m. 466: i sentieri ricalcano in parte un'antica via che collegava Salerno a Nocera,la cosiddetta Via Maggiore. Così come detto già in altre pagine, le definizione "monte" qui è da intendersi quale "collina" e rispecchia il modus dicendi del popolo cavese.).

La Frestola, l'acquedotto romano e le sorgenti

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Fin dal tempo della gens Metilia, famiglia dell'antica Roma che abitò la zona, di S. Cesareo  l'acqua delle sorgenti veniva captata e convogliata a valle. Ne è testimonianza un acquedotto che risale ad epoca imperiale, che sorge a breve distanza da una sorgente detta della Frestola, sempre frequentata da Cavesi che attingono acqua fresca ed invitante.

Altitudini

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Altitudini delle montagne e colline cavesi:

  1. Monte Finestra                         1.139 mt.

  2. Monte S.Angelo                       1.130 mt

  3. Monte dell’Avvocata                1.114 mt.

  4. Monte Caruso                         757 mt.

  5. Monte Castello                       467 mt.

  6. Monte S.Liberatore                 462 mt.

Passeggiata all'Avvocata

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Una delle escursioni più amate dai Cavesi e da tutta la popolazione della Costiera Amalfitana è quella al Santuario dell'Avvocata.

Situata a 873 metri sul livello del mare, la chiesa si erge a picco sul monte Falerzio (mt. 1024), tra Capodorso e Maiori. Attraversando dal piazzale della Badia dove si trova la fontana della Frestola, si giunge prima a Capodacqua, poi, attraverso il valico dove una croce di ferro ricordano Bettina Ferrara che qui vi cadde vittima di violenza nel 1926, si giunge alla Cappella vecchia, dove si gode una splendida vista su tutto il golfo di Salerno.

Il parco naturale Diecimare

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Il parco è gestito dai Comuni di Cava de’ Tirreni e Mercato S. Severino e dal WWF sulla base di una convenzione del 1980. E' un Parco Naturale Regionale istituito con Legge Regionale con una estensione di circa 444 ettari.

 

Il Parco naturale Diecimare (detto anche il parco dei due golfi) è' fornito di un Centro Visite, percorsi natura con pannelli didattici, area faunistica del capriolo, un’ area didattica dei bombi, un giardino delle orchidee, un’aula verde, un’area pic-nic. All'interno del Centro un piccolo museo naturalistico e una mostra di prodotti tipici locali. Dal Centro visite partono quasttro sentieri di visita: il Sentiero Natura adatto alle scolaresche con un'aula all'aperto, il Sentiero del Falco per l'avvistamento dei rapaci, il Sentiero del Bosco con un percorso in ombra e il Sentiero dei Due Golfi che permette di ammirare i due golfi di Napoli e Salerno.

Il territorio del Parco include i rilievi di Monte Caruso, di Forcella della Cava (852 m slm), parzialmente di Poggio e Monte Cuculo e il Montagnone.

Il Parco in effetti può essere diviso in due aree: Monte Caruso con calcari e Forcella della Cava con dolomie e calcari dolomitici.

Su Monte Caruso, grazie alla sua esposizione, si alternano ginestre ed essenze aromatiche, con un querceto di cerro e roverella. Numerose sono le orchidee selvatiche tra cui la scimia, la maculata, la fuciflora, la serapide e l’ofride apifera. Forcella della Cava e gli altri rilievi del Parco offrono ambienti ideali per la crescita del faggio anche a quote bassissime (ca. 500 m slm) insieme con l’agrifoglio, il pioppo tremolo, l’aceto campestre, l’ontano napoletano, il carpino nero, il frassino, il leccio e le altre querce caducifoglie. Nella Piana di Diecimare è possibile osservare il secolare castagneto da frutto, compreso in parte nell’area protetta.

Il Parco è frequentato dai mammiferi più comuni quali la volpe, il riccio, il cinghiale, la donnola, il ghiro, il tasso, la faina, il moscardino e il quercino italico. Da poco è stata accertata la presenza del mustiolo, uno dei mammiferi più piccoli del mondo. Tra i rapaci diurni troviamo il gheppio e la poiana, il falco pellegrino e lo sparviero. Nel bosco oltre al picchio verde e al rosso maggiore, la beccaccia, lo scricciolo, il rigogolo.

Gli elementi faunistici che caratterizzano il Parco sono la presenza continua e costante dei rapaci  lungo le pendici di Monte Caruso e una incredibile concentrazione di insetti e farfalle. In particolare vi è la presenza del macaone che è una bellissima e variopinta farfalla, anche simbolo del Parco.

Il periodo migliore per visitarlo è sicuramente in primavera quando i prati sono popolati da numerose piante aromatiche e medicinali quali il cimo, la ruta, la lavanda, la borragine, il crescione e tantissime altre. Inoltre le fioriture dei crochi viola insieme a quelle celesti della anemone appennina trasformano il sottobosco in un tappeto dalla trama naturale.
In questo periodo i rapaci più facili da vedere sono: il gheppio, la poiana, il falco pellegrino e lo sparviero.
Si può anche ascoltare il tambureggiare del picchio verde.

Il Parco è aperto tutto l’anno, partendo da Mercato S.Severino anche per visite guidate a gruppi e scolaresche tel./fax 089 562636 e-mail: iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In effetti, dopo il mancato rinnovo della convenzione da parte del Comune di Cava de' Tirreni, il parco inizia un lento declino, fino al 2009, quando la gestione dell'area protetta ricadente nel Comune di Cava de' Tirreni fu lasciata dal WWF, per mancanza di fondi da parte delle istituzioni e per la situazione critica creatasi dopo il secondo incendio al centro visite. Nel 2012 il parco va riprendendosi, grazie all'aiuto di autorità locali e all'impegno dell'associazione Terra Mia mentre la zona ricadente nel comune di Mercato San Severino è tuttora gestita dal WWF e dove è stata realizzata, oltre alla rete dei sentieri, anche una fattoria didattica ed un'area attrezzata per i visitatori.

Di seguito alcune immagini tratte da una pubblicazione sul parco del 2011 a cura del Comune di Cava de' Tirreni e del WWF:.


Carta geologica

estensione del parco

Gli alberi delparco

gli animali del bosco

La fauna di monte Caruso

L'orchidea scimia

 

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