TuttosuCava non è un vero e proprio sito sull'informazione quotidiana bensì una sorta di angolo dei ricordi, della storia, delle immagini grafiche e pittoriche, delle foto di Cava antica e moderna.
Se vuoi collaborare al sito con foto, articoli, curiosità, non esitare!
Mi chiamo Matteo Fasano. Vivo e lavoro a Cava de' Tirreni.
Con questo sito vorrei far conoscere ai navigatori di Internet la mia città, Cava de' Tirreni. Situata in Campania, in provincia di Salerno essa conta antiche origini romane e longobarde ed è ricca di tradizioni.
Hai trovato interessanti i contenuti di questo sito?
TuttosuCava ti dà la possibilità di condividere tutto quello che vuoi ma ricordati di citarci sempre come fonte perché ci farebbe molto piacere.
Ti ringraziamo per averci dedicato un pò del tuo tempo.
Anticamente le chiese della frazione Santa Lucia erano cinque. Nel passato vi era la chiesa di Bagnara, fondata nel 1047( era questo il nome di Santa Lucia, o Balnearia per le sorgenti termali note nella zona din epoca romana ed era in un sito diverso dall'attuale), la chiesa di Sant'Arcangelo sul Monticello, già diruta nel '700, di San Gregorio, di San Giovanni e di Sant'Agnese, di cui già nel XVII sec. restavano scarse vestigia.
Cava de' Tirrèni è comune della Campania (prov. Salerno), a 196 m d'alt.; 36,46 km²; 53.240 ab. (Cavesi). Circondata dai monti e vicinissima al mare (dista solo 3 chilometri da Vietri sul Mare), Cava de’ Tirreni sorge in un’ ampia e verde vallata. La storia della città è intrecciata con quella dell’ Abbazia Benedettina fondata qui intorno all’anno 1000. Detta “la porta verde della Costiera Amalfitana”...
Sopra il monte che dicesi di San Martino vi era, ed esiste tuttora, un antico monastero e chiesa. Di essa si ha memoria fin dall’anno 839 ed è nominata Monasterium Sancti Martini de Forma
L’anno 1908 fu tra i più felici della villeggiatura a Cava per frequenza e qualità e per una serie di riuscitissime feste che culminarono con l’ allegra cavalcata alla Serra e ad Arco, per fare assistere al gioco dei colombi una ospite di eccezione: la poetessa Vittoria Aganoor, poetessa romantica della Belle Epoque
Vittoria Aganoor Pompilj (Padova, 26 maggio 1855 – Roma, 8 maggio 1910) figlia di Edoardo Aganoor, conte di origini armene, e di Giuseppina Pacini, trascorse l'infanzia nella città di Padova spostandosi presto a Venezia con la sua famiglia
Poetessa, frequentò spesso la città di Cava de' Tirreni dove viveva la sorella Angelica a cui era molto legata. Nella città, ospite del barone Abenante in località Arco Campitello, compose una lirica dedicata proprio alla predetta campestre località cavese, dopo aver assistito alla tradizionale caccia dei colombi, che si svolgeva annualmente in zona e risalente all'epoca longobarda.
Questi versi furono scritti da Vittoria Aganoor in un Album che era nella casa campestre fra Campitello ed Arco, del Barone Abenante.Trascritti dal’avv. Domenico Galise, furono da questi consegnati aValerio Canonico e con alcuni documenti concernenti il Gioco dei colombi di Rotolo.
ARCO
È un alto monte
vi stanno pronte
le reti, ed un arcangelo le veglia,
ritto di fronte
all’ampia valle,
volte le spalle
al sole che muore.
(Come un tempo quel grande imperatore
chiuso in Sant’Elena.
Veglia... e sogna uno splendido sereno,
niente vento, moltissimi piccioni,
allegre colazioni,
ma pochi evviva, più sommessi almeno:
chè in mezzo a una repubblica di chiassi,
di tante matte risa, oh!, che volete
che possano fare frombolieri e sassi?
Giganti? Son finiti, ed anche è andato
di Davide lo stampo; allora un uomo
uccideva un gigante;
ora... truce in sembiante
più d’un alto e robusto fromboliere
un altro fin si propone
e in codesta stagione
gode la ammirazione
di ben mille persone,
si arrampica carpone
in cima a un torrione,
bisbiglia un’orazione
prima d’aprir tenzone
da impavido leone,
e, armato d’un petrone,
a tender si dispone
dal suo stretto girone,
com’è sua professione
insidie ad un... piccione!
* * *
Son molte rime in one
(dirà chi ben s’oppone),
ma un bricciolo non v’è d’ispirazione
in questo zibaldone.
Darei per un pensiero,
se l’avessi, un impero;
darei per una frase indovinata
se l’avessi, uno scettro!
Mutiamo metro!
Arco addio, me ne vado;
come di grado in grado
si van perdendo quei lontani colli
nella nebbia leggera,
ogni festa si perde nella sera
del tempo che precipita
***
Mesti, come i tramonti
di autunno, in mezzo ai monti
sono i congedi! Viene la sera, e l’occhio
fiso in quell’alte cime,
penso... ch’è vano mendicar le rime
se Pègaso ricalcitra.
VITTORIA AGANOOR
Presso la galleria “Pièce unique” di Parigi, dal 17 gennaio al 15 marzo 2013, il noto artista giapponese Hiroyuki Masuyama, nato nel 1968 a Tsutabaka in Giappone, ha esposto una personale intitolata “Cava de’ Tirreni 1792-2012”: light-box e fotografie dedicati alla Città metelliana”.
È un progetto maturato dopo un breve soggiorno a Cava de’ Tirreni dell’artista giapponese nell’estate del 2012.
Masuyama, con una significativa storia legata alla vocazione fotografica paesaggistica, ha posto la sua attenzione su Cava de’ Tirreni. Confrontandosi con gli scorci più noti e le inquadrature più tipiche della Città, le sue immagini fotografiche colgono frammenti, dettagli, attimi, posto sullo tra reale ed irreale, tra documentazione ed invenzione.
L’artista giapponese fa ricorso al light-box, scatola retroilluminata che esalta scene, colori, atmosfere, in un processo che ricorda il sistema rappresentativo dei diorami settecenteschi.
Io deviai dalla strada principale e visitai la famosa Abbazia Benedettina della Trinità, alla quale un tempo tutti i dintorni appartenevano… è situata in una piccola valle tra i boschi all’ombra di un vasto dirupo e di alte cime sulle quali c’è un piccolo villaggio chiamato Corpo di Cava.
Henry Swinburne
Cava de' Tirreni è denominata anche come la "piccola Svizzera" perchè racchiusa in grande vallata che ricorda sia il territorio elvetico che la sua emblematica pulizia e tranquillità ma i tesori piu' grandi della citta' sono proprio le montagne a partire da Monte Finestra a finire ai colli che portano all' Avvocata sopra Maiori