La località Contrapone ( o Contropone) si trova nella parte Nord occidentale di Cava, ai piedi dei monti S. Angelo e monte Finestra, a cui si accede anche in auto . E’ attraversata dal Vallone Contrapone, che scorre alla confluenza dei fianchi della montagna e si immette a valle nel torrente Cavaiola, affluente del fiume Sarno .

Il Contrapone è una zona poco trafficata , ma comunque c’è  il servizio pubblico dei pullman. Nella parte più alta è prevalentemente boscosa; si ritrova la tipica vegetazione delle nostre zone; una volta vi era coltivato l’orniello, detto anche frassino da manna, da cui si ricavavano grandi quantità di questo prodotto per scopi farmaceutici; vi  abbonda il castagno con le celebri e gustose castagne chiamate rigiole. Da notizie apprese tra gli abitanti della zona abbiamo saputo che un’attività molto importante nella prima metà del ‘900 era lo sfruttamento forestale. Dalla cima del Monte S.Angelo si tagliavano tronchi d’albero e si mandavano giù tramite una teleferica chiamata “ n’zarto”.

Il crescente fabbisogno ha fatto sì che si strappassero vari ettari di terra ai boschi per le semine, allargando così nel tempo il terreno coltivato.Il frazionamento del terreno agricolo in piccole proprietà  ha costretto i proprietari a sfruttarlo intensamente per ricavarne il massimo rendimento; inoltre la conformazione del terreno non ha permesso di potenziare l’agricoltura con le moderne tecnologie. Gli abitanti  in un passato abbastanza recente traevano dalla terra tutto quello che occorreva per le loro necessità: così fra le patate veniva coltivato il granturco, tra i pomodori i fagioli e così via. Solo la tenacia e la caparbietà del contadino cavese ha saputo rendere fertile questo terreno che – specialmente nei mesi estivi – si presenta povero d’acqua. L’irrigazione, ancora oggi, viene effettuata mediante lunghe condutture mobili che trasportano l’acqua dai pozzi o dalle peschiere appositamente scavate o dalle autobotti. Qui viene coltivato anche il tabacco; in questa zona troviamo vere e proprie famiglie patriarcali che- affezionate alla terra- restano ad essa legate, frazionando le terre ricevute in eredità dai loro padri. Questa crescente spartizione fa sì che questi piccoli appezzamenti, non più sufficienti a sostenere la vita delle nuove famiglie, vengano usati come terreni edificabili. L’aridità del terreno e la cementificazione selvaggia sta trasformando sempre più la zona in un centro abitato, facendo scomparire le antiche case rurali. All’abitazione contadina di un solo piano in pietra calcarea, con un vasto terrazzo o aia che serviva per essiccare il tabacco o battere il grano, si sono sostituite palazzine di tre piani dove tutte le comodità di oggi hanno spazzato via la cultura contadina. Ma dinanzi ad alcune porte si scorge ancora una tipica zappa “ a zapp cavajola”, tipico arnese di Cava adatto al terreno pietroso della valle.

Il Contrapone è anche meta di cercatori di funghi che nel periodo autunnale affollano la montagna. Nella stagione calda gli appassionati della montagna passeggiano per i boschi , anche a cavallo.