Gli scavi medievali al Castello

Pubblicato in Cava Ieri Etichettato sotto archeologia Scritto da Matteo

 

Da uno studio effettuato dall’archeologo Gianluca Santangelo, si riportano alcune notizie su quanto riguarda lo scavo del bastione est del Castello di Sant’Adiutore.

Tra giugno e settembre 2010, nell' ambito della riqualificazione del castello di S.Adiutore, è stato effettuato uno scavo archeologico all' interno del bastione est (XV -XVI sec.).Le indagini hanno interessato alcuni livelli di riempimento derivanti da materiali erosi e da crolli e demolizioni.

rilievo planimetrico

Preliminarmente sono stati ritrovati elementi quali frammenti di terraglia del Settecento e alcune ceramiche vietresi dell'Ottocento.

Durante l'asportazione di un deposito, è stata recuperata una moneta di epoca normanna. Si tratta di un follaro, dal latino follis, moneta in rame coniata dagli Ostrogoti ed in seguito emessa nell'Italia meridionale da Bizantini e Longobardi e la cui emissione fu continuata dai Normanni. La moneta è attribuibile a Manso vicedux e fu battuta dalla zecca di Amalfi alla fine del XI sec. Ha un peso di 5 gr. e un diametro massimo di 2,57 cm. Essa rappresenta la prima attestazione della frequentazione normanna del castello che probabilmente venne eretto proprio in questo periodo.

Ricordiamo che Manso ( 1077 -1096) è stato un viceduca lombardo  che governò il Ducato di Amalfi durante il regno di Ruggero, duca normanno di Puglia. Egli è conosciuto solo dalle sue monete, i follari, monete di rame recante  la scritta MANSO VICEDUX sul retro. Irregolare e povera in termini di qualità, ogni moneta attribuita a Manso porta il suo nome e il titolo, a volte circondata da una croce. Tra il rovescio spesso vi sono immagini inspiegabili: sulle monete recanti questa iscrizione vi sono a volte un busto, una testa coronata, un toro , un cavallo, un castello, e due torri oppure , come in quella ritrovata a Cava ,una mano aperta (la mano di Dio, manus dei ).

follaro1 follaro 2Il follaro ritrovato ( Manus dei) 

 

Lo scavo ha interessato anche la zona ovest all'esterno del bastione, già sistemata negli anni '50. Qui sono state raccolte ceramiche di varie epoche e tipologie tra cui le cosiddette decorate a spugna di origine vietrese della fine del XIX sec., maioliche dipinte in blu del XVI sec., pareti di "spiral ware" di XIII e XIV sec., ceramiche da dispensa decorate a bande rosse, invetriate e protomaioliche della fine del XIII sec..

castello 900                castello 900 2                                       

   Alcune foto del Castello agli inizi del '900.     

                      IMG 20160329 181457

                                      I recenti scavi del 2010 a cura dell'arch. Enrico de Nicola

 

Occorre precisare che gia' nel 2007 furono effettuati sondaggi dalla Cattedra di Archeologia medievale dell'Università degli Studi di Salerno ( prof. Peduto) e in quell'occasione affiorarono alcune strutture di una cinta muraria e furono ritrovati numerosi oggetti medievali. Tra di essi il reperto piu' antico è una parete di "vetrina pesante" del X - XI sec. Sono state recuperate alcuni vasi a "bande rosse" risalenti al IX -X sec. e al XII -XIII sec..Sono state ritrovate inoltre alcune invetriate bassomedievali di produzione locale "spiral ware" ed alcune importate dal Nord Africa o dalla Sicilia islamizzata. Tra questi spicca un bacino invetriato in verde all'interno e con orlo carenato e decorato da tratti in bruno all'esterno: è un manufatto siciliano della prima metà del XII sec. Vi sono anche alcuni pezzi di ceramica graffita ( l'oggetto cioè viene forgiato al tornio utilizzando una argilla sedimentaria di colore rosso), realizzati localmente tra XV e XVI sec.

L'area fu utilizzata maggiormente in età sveva ed angioina.Cio' viene testimoniato anche da due monete del XIII sec.: da un denaro di Federico II, comniato a Brindisi e di un denaro angioino della zecca crociata di Atene. Tra i vetri trovati al Castello si segnala anche una porzione di bicchiere in vetro con applicazioni di pasta vitrea blu sull'orlo, databile tra XII e XIV sec. così come un frammento di bicchiere bugnato in vetro del XIII - XIV sec.

ceramica castello

 Frammento di ceramica ritrovato al Castello

 

 

 

 

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