Le vampe di S.Antonio Abate

Pubblicato in La religiosità Etichettato sotto Scritto da Matteo

Ogni 17 gennaio si festeggia un santo singolare: S.Antonio Abate detto anche "Sant’Antuono", patrono degli animali, in particolare dei maiali.

Nell’iconografia classica il santo, uno delle piu’ vivaci figure del monachesimo egiziano, viene raffigurato tra gli animali, che al tempo rappresentavano le tentazioni del demonio da cui egli fu spesso insidiato nel deserto.

Questa festività ha antiche radici che si perdono nella notte dei tempi con origini pagane. Per scongiurare le malattie al bestiame si accendevano grandi fuochi, alti falo’ e ci si saltava sopra facendo scongiuri per eventuali malattie degli animali, e si riportava a casa un tizzone per il braciere o la cenere da spargere nelle stalle per tener lontane le epidemie dal bestiame.

Col passare degli anni questa tradizione è andata scomparendo, ma era costume fino a pochi decenni fa a Cava verso sera soprattutto tra i bambini e i ragazzi ritrovarsi nelle aie e nei cortili per raccogliere legna secca (soprattutto i bastoni di tabacco) ed arderla, raccogliendo la brace e riponendola nei bracieri per riscaldarsi. In tutta la vallata si diffondeva un acre odore di fumo e si notavano piccoli o grandi fuochi a simbolo della devozione al santo.

S. Antonio Abate nell'iconografia classica                                    Vampa di S.Antuono nella zona di S. Vito  

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