L'origine del convento di S.Maria degli Angeli o dei Cappuccini si può far risalire alla seconda metà del sec.XVI, più precisamente al periodo intercorrente tra il 1569 e il 1575- " Pertanto l'anno 1566 si fece la prima pubblica funzione di collocare la pietra angolare benedetta nei fondamenti..".
La costruzione fu sovvenzionata in gran parte dall'Università : da un lato abbiamo il chiostro, dall'altra il cortile e all'estremità dell' ala posteriore la biblioteca. Nel 1582, come riporta il Polverino fu deliberata la costruzione della grande scalinata a spese dell'Università mentre nel 1594 fu fatta la strada per accedere al convento; prima esisteva solo uno stretto sentiero attraverso i campi.
La chiesa, intitolata a Santa Maria degli Angeli e il monastero, dedicato a San Felice di Cantalice, furono realizzati per ospitare i frati cappuccini nel 1569, per volontà del vescovo di Cava D.Tommaso Casellio da Rossano.
Costruita su disegno dell' architetto cavese Pignoloso Cafaro, tutto il monastero fu circondato da un muro di cinta ancora oggi visibile, con l' accesso da una scalinata per un accesso piu' agevole alla chiesa.
Con l' arrivo soldati napoleonici, la chiesa fu saccheggiata e con la soppressione degli ordini religiosi e nell'ottobre del 1811 i monaci furono costretti ad abbandonare Cava.
I Cappuccini ritornarono solo nel 1814 per volontà del marchese Pasquale Adinolfi che acquistò la Chiesa e ne permise la riapertura religiosa. Dopo alterne vicende,il ritorno definitivo dell'ordine cappuccino si ebbe soltanto nel 1904.
La chiesa, a due navate, contiene notevoli lavori in legno, tra cui l'altare centrale finemente intagliato e le statue di San Francesco e Sant'Antonio attribuite a San Girolamo da Vietri.
Sulle pareti laterali del presbiterio vi sono due tele del '700: la disputa di Gesù' al Tempio e l'adorazione dei Re Magi. Al centro della volta è interessante la tela che raffigura l' Immacolata, con S.Francesco e i Santi Cappuccini. Sullo sfondo si nota una rara immagine della Città di Cava.
La navata centrale ha tre cappelle, con bei dipinti. Interessante è anche il refettorio e il chiostro irregolare, con un pozzoe la biblioteca con numerose cinquecentine.