La Chiesa di Santa Croce, situata nella frazione Croce di Cava de’ Tirreni, è un luogo di culto dall’origine antichissima, la cui storia si intreccia con leggende locali e testimonianze artistiche di grande fascino. Secondo alcune fonti, la sua fondazione sarebbe legata al passaggio di mercanti arabi che, tra il Medioevo e l’Età Moderna, si spostavano annualmente lungo la tratta tra Napoli e Salerno. Questi avrebbero edificato un primo tempietto in onore di San Liberatore, riconoscendo l’importanza spirituale del luogo.
Nei secoli successivi, la piccola cappella dedicata a San Liberatore divenne un punto di riferimento per la comunità locale e per i viandanti in transito, evolvendo gradualmente in un vero e proprio luogo di culto più ampio e articolato. Fonti storiche attestano che, nella seconda metà del XVII secolo, la chiesa subì significativi interventi di ampliamento. È in questo periodo che compare la figura di Fra Giovanni Di Giovanni, importante promotore delle opere di ristrutturazione.
Durante il XVIII secolo, la chiesa fu ulteriormente abbellita e arricchita di elementi decorativi. Un’iscrizione in italiano arcaico (o “approssimativo”), risalente a un editto regio, testimonia gli interventi volti a dare nuova vita alla struttura. Le fonti locali narrano anche di un “nipote fra Paolo” – probabilmente un religioso legato a Fra Giovanni Di Giovanni – che continuò l’opera di ampliamento e di rinnovamento fino ai primi decenni del XIX secolo.
La Chiesa di Santa Croce presenta elementi che richiamano lo stile barocco meridionale, sebbene siano evidenti tracce di epoche diverse. La facciata, piuttosto sobria, introduce a un interno che conserva opere e altari di notevole interesse. Tra questi, sp
- L’altare maggiore , spesso rimaneggiato nel corso dei secoli, arricchito da marmi locali.
- Le cappelle laterali , dedicate a vari santi, tra cui la Madonna e San Liberatore, a testimonianza della stratificazione storica e del fervore devozionale della comunità.
Uno dei tesori custoditi al suo interno è un dipinto raffigurante “La Vera Croce” , tema caro alla tradizione cattolica, talvolta associato al culto di Sant’Elena, la madre dell’Imperatore Costantino, che secondo la leggenda avrebbe ritrovato la croce di Cristo. Un’altra opera notevole è la raffigurazione de “L’Assisa di Sant’Elena”, rappresentazione che unisce il tema mariano a quello della Croce, ribadendo l’importanza simbolica di questa chiesa.
La devozione popolare si esprime anche attraverso feste e celebrazioni annuali, in particolare durante il mese mariano e nelle ricorrenze legate alla Croce. È tradizione, infatti, che la comunità di Croce organizzi funzioni religiose e momenti di aggregazione per onorare la memoria dei santi venerati in questa chiesa.
Nel corso del XIX e del XX secolo, la Chiesa di Santa Croce è stata oggetto di numerosi interventi di restauro, volti a conservarne il patrimonio storico-artistico. Tra i lavori più rilevanti si ricordano:
- Il ripristino delle coperture e il consolidamento delle strutture murarie.
- La cura degli affreschi e degli stucchi interni, danneggiati da infiltrazioni e dal trascorrere del tempo.
- Il restauro dell’organo e della cantoria , dove presente, per mantenere viva la tradizione musicale liturgica.
Oggi, la Chiesa di Santa Croce continua a essere un luogo di preghiera e raccoglimento, ma anche una meta di interesse storico per quanti desiderano scoprire le radici culturali di Cava de’ Tirreni.