Il convento delle Clarisse o della Consolazione

2 Ott,2024 | La Religiosità

Nel cuore di Pregiato, ispirandosi al monastero di San Giovanni al borgo, nacque un nuovo luogo di devozione: il monastero di “Gesù e Maria della Consolazione”. Nel 1615, gli abitanti di Pregiato rivolsero una fervida richiesta al vescovo, ottenendo la concessione di grazie spirituali per chiunque avesse contribuito alla costruzione del monastero con una donazione di cento ducati.

Grazie alla generosità dei fedeli, fu raccolto un discreto capitale, che venne affidato a suor Caterina Ferrara, destinata a diventare la prima badessa. Nel 1618, il monastero sorse in tutta la sua bellezza, affiancato da una graziosa chiesetta aperta al pubblico.

Gli inizi furono tuttavia segnati da non poche difficoltà. La vita monastica, fatta di sacrifici e privazioni, pesò non poco su suor Caterina, che nel 1639 decise di tornare al monastero di San Giovanni, da cui proveniva.

Nel 1686, sotto il governo episcopale di monsignor Gilberti, fu costruita una nuova cappella all’ingresso del monastero, arricchendo ulteriormente il complesso architettonico.

Le vicende storiche e le leggi sulla soppressione degli ordini religiosi segnarono profondamente la vita del monastero. Nel 1901, i locali furono consegnati al comune, che ne dispose prima l’utilizzo come scuola e abitazioni popolari, cedendolo poi all’azienda sanitaria locale.

Oggi, il monastero di Pregiato, sebbene abbia cambiato volto e destinazione, conserva intatta la sua storia millenaria, testimoniando la fede e la devozione di coloro che lo hanno fondato e di quanti vi hanno vissuto.

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