Nel cuore della vallata metelliana, immerso in un contesto naturale suggestivo, si trova il Santuario dell’Avvocatella, un luogo di culto che racchiude secoli di storia, leggende e fede. Fondato nel 1702, è un luogo avvolto nel mistero che ha affascinato generazioni di fedeli e visitatori.
Ubicato nella frazione di San Cesareo, a Cava de’ Tirreni, il Santuario dell’Avvocatella è costruito all’interno di una grotta naturale nella roccia. Si accede attraverso una scalinata e la struttura si sviluppa su due livelli: la chiesa superiore e la grotta inferiore.
Prima della costruzione del santuario, si narrava che la grotta fosse infestata da presenze demoniache. Numerosi racconti parlano di luci misteriose e rumori inspiegabili, mentre alcuni testimoni riferiscono di aver sentito canti gregoriani provenire dalla grotta nelle ore notturne. La grotta è stata anche associata, secondo tradizione popolare, a pratiche di esorcismo, sebbene non vi siano documenti ufficiali che lo confermino.
Il santuario è dedicato alla Madonna Avvocata, considerata protettrice e “avvocata” dei fedeli. Ogni anno si celebrano messe e funzioni religiose, attirando numerosi pellegrini, specialmente durante le festività mariane. Molti fedeli lasciano ex voto come testimonianza delle grazie ricevute.
Uno degli aspetti più affascinanti del Santuario riguarda il complesso sistema di grotte che si estende sotto la chiesa. Secondo testimonianze locali e ricerche storiche, queste cavità naturali celano storie e misteri che meritano un approfondimento. Le grotte si estendono ben oltre la parte visibile del santuario. Alcune leggende parlano di tunnel che si inoltrano profondamente nella montagna, mai completamente esplorati. La conformazione naturale crea particolari fenomeni acustici con echi e risonanze suggestive.
L’Avvocatella è un esempio unico di architettura religiosa integrata nella natura. La costruzione, iniziata nel 1702, presenta caratteristiche architettoniche peculiari:
- Struttura su due livelli: la chiesa principale e la grotta inferiore.
- Facciata in stile barocco semplice.
- Scale d’accesso progettate seguendo la conformazione naturale della roccia.
- Interni con volte a botte e decorazioni in stucco tipiche del periodo.
Architettonicamente possiamodire che:
- Prima del 1702: la grotta era un rifugio per viandanti e riparo durante le incursioni saracene.
- 1702-1704: fase di costruzione supervisionata dai parroci Domenico Campanile e Carlo Cristiano.
- Sviluppi successivi:
- 1750: aggiunta dell’altare maggiore.
- 1803: ampliamento della grotta.
- 1850: costruzione della scalinata attuale.
- 1981: benedizione del quadro da parte di Giovanni Paolo II.
Interessanti sono il sistema di ventilazione naturale della grotta, l’acustica particolare che amplifica i canti liturgici, il gioco di luci naturali che illumina l’altare in determinati periodi dell’anno e le formazioni calcaree in continua evoluzione.
Nella chiesa,oltre al quadro su rame, il santuario conserva:
- Affreschi settecenteschi.
- Statue lignee di varie epoche.
- Ex voto storici.
- Antichi paramenti sacri.