Nel cuore di Cava de’ Tirreni, un luogo di culto e raccoglimento ha finalmente ritrovato la sua anima dopo un lungo periodo di silenzio. Parliamo della Cappella di Santa Maria Vergine e del Rosario, situata in via XXIV Maggio (ex via Biblioteca Avallone), all’interno del prestigioso Palazzo Iovene, con ingresso su Corso Umberto I, nel cuore del Borgo.
Costruita nel 1740 dallo speziale Vito Antonio Rossi, la cappella passò alla famiglia Iovene circa trent’anni dopo e da allora ha attraversato eventi storici di grande impatto. Tra questi, il saccheggio del 1799 operato dai Francesi in seguito alla rivolta dei cittadini cavesi culminata nella Battaglia di Santa Lucia e il devastante terremoto del 1980, che oltre ai danni strutturali favorì il furto di molte opere artistiche, tra cui l’altare marmoreo.Nel corso degli anni, la famiglia Guida, imparentata con gli Iovene, ha progressivamente assunto un ruolo di custodia e valorizzazione del sito, fino all’evento decisivo del 2024: il restauro e la restituzione alla comunità.Grazie all’impegno di una coppia cavese e del dottor Gennaro Guida, la cappella è stata restaurata con grande attenzione. Uno degli elementi più significativi è il nuovo quadro della Madonna, un’opera dell’artista Gesualdi, che oggi splende di nuova luce. Ma il restauro non è stato solo estetico: l’obiettivo è stato quello di aprire la cappella alla cittadinanza. Il recupero della Cappella del Rosario dimostra come l’impegno congiunto di privati e studiosi possa restituire alla collettività pezzi importanti della propria identità storica. Un’iniziativa che si spera possa fare scuola, affinché altre realtà del territorio possano seguire questo esempio virtuoso.Si spera che questa rinascita sia solo l’inizio di una lunga serie di vittorie nel “campionato della storia”!



