La chiesa di Gesù e Maria della Consolazione, un tempo annessa all’ex monastero delle Clarisse (oggi scomparso), sorge nel cuore della frazione Pregiato di Cava de’ Tirreni. La sua storia è strettamente legata a quella del monastero, fondato nel 1615 da mons. Cesare Lippi e inaugurato nel 1618.
Tra il 1686 e il 1690, sotto il vescovato di mons. Giovanbattista Gilberti, la chiesa fu ampliata e abbellita, assumendo l’aspetto barocco che la contraddistingue ancora oggi. Un evento fortuito segnò la sua denominazione: durante i lavori di ristrutturazione fu rinvenuta un’antica immagine di Maria con Gesù, che suscitò grande devozione e diede origine al titolo “della Consolazione”.
Nel corso del XVIII secolo la chiesa fu arricchita con numerose opere d’arte, tra cui stucchi, dorature, affreschi e altari laterali.Nel 1691 fu eretto l’altare di S.Teresa, nel 1699 l’altare di S.Francesco, nel 1703 l’icona di S.Antonio, nel 1709 i dipinti del soffitto,nel 1713 l’icona dell’arcangelo custode.
La chiesa fu consacrata da Mns.Carmignano il 29 febbraio del 1728.
L’edificio della chiesa seguì le alterne vicende dell’annesso convento, fino alla soppressione ed alla sua trasformazione in caserma fino al 1918.
Con la soppressione degli ordini monastici infatti il monastero e la chiesa passarono al Demanio. Nel 1901 il monastero fu acquisito dal Comune di Cava per adibirlo a scuola e abitazioni, mentre nel 1930 la chiesa divenne proprietà della diocesi, venendo poi affidata alla parrocchia di Pregiato nel 1989.
Negli anni ’90 furono condotti alcuni lavori di restauro, tra cui il ripristino della cupola emisferica in maioliche policrome. Purtroppo, dagli ultimi anni del XX secolo la chiesa è stata progressivamente abbandonata, versando attualmente in stato di incuria e inagibilità.
Nonostante le sue condizioni precarie, la chiesa di Gesù e Maria della Consolazione conserva intatto il suo fascino barocco. L’edificio, a navata unica con transetto e abside, presenta un prospetto semplice a capanna, nobilitato da un notevole portale in tufo grigio del 1687.
L’interno, invece, si apre in un’elegante ed elaborata veste barocca, ricca di stucchi con motivi geometrici e floreali, fregi, festoni e superfici affrescate. Le cappelle laterali, ricavate lungo le pareti della navata, accolgono altari in muratura riccamente decorati, mentre ai lati del presbiterio si aprono due esedre.
Un elemento di particolare pregio è la cupola emisferica, esternamente rivestita da un manto di maioliche policrome, che svetta sul tetto a spioventi.
La chiesa, pur versando in stato di degrado, rappresenta un prezioso esempio di architettura barocca campana. La sua storia, legata al monastero delle Clarisse, e il suo ricco patrimonio artistico la rendono un luogo di grande interesse culturale e religioso. Un intervento di recupero e valorizzazione potrebbe restituire questo gioiello alla fruizione della collettività, facendolo diventare un punto di riferimento per la vita culturale e spirituale di Cava de’ Tirreni.