La Chiesa di S.Nicola di Bari a Dupino

3 Mar,2025 | La Religiosità

La Chiesa di San Nicola, situata nella frazione di Dupino a Cava de’ Tirreni, vanta una storia millenaria. Sebbene la data esatta di fondazione rimanga ignota, sappiamo che la sua esistenza precede l’XI secolo. La prima menzione documentata risale al 1046, quando l’abate Alferio di San Massimo in Salerno la concesse in beneficio al diacono Pietro. Nel 1168, papa Alessandro III confermò la giurisdizione della chiesa sotto il Monastero della SS. Trinità.

Originariamente di probabile stile romanico, la chiesa ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli:

  • Prima dell’anno Mille: Costruzione di una piccola chiesa, probabilmente di forma ogivale.
  • 1546: Restauro completo dell’edificio.
  • 1707: Demolizione della struttura precedente e costruzione dell’attuale chiesa dedicata a San Nicola.

L’aspetto attuale della chiesa è il risultato di profondi rimaneggiamenti iniziati nella seconda metà del XVI secolo e proseguiti fino al XIX secolo, con un’impronta predominante di carattere manierista.

La chiesa custodisce numerose opere d’arte di grande valore:

  1. Opere del Cinquecento:
    • Pulpito in legno dipinto in oro zecchino
    • Custodia dell’olio santo (estrema unzione)
    • Pregevole tavola divisa in due sezioni:
      • Parte superiore a semicerchio: raffigurante la crocifissione con la Vergine e San Giovanni
      • Parte inferiore rettangolare: rappresentante l’Immacolata tra Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Agata
  2. Altare Maggiore: Risalente al 1750, realizzato con marmi pregiati e di bel disegno.
  3. Trittico di San Nicola: Collocato dietro l’altare maggiore, nell’abside, raffigura tre dei numerosi miracoli attribuiti al santo.
  4. Scultura lignea: Rappresentante la famiglia della Madonna con Maria, San Gioacchino e Sant’Anna.
  5. Soffitto a cassettoni: Realizzato alla fine del XVII secolo, con tele incastonate di D. Sezza (1714).
  6. Organo: Costruito nel 1814, finanziato da Francesco e Lucia Pastore.

Nel 1606, un gruppo di cittadini istituì nella chiesa il Monte di S. Maria della Vittoria, un’istituzione benefica con tre scopi principali: elemosine, prestiti e maritaggi. Nel 1636, il Monte ricevette un notevole incremento grazie a un cospicuo lascito di Simone De Ferrante.

Nel 1964 sono stati effettuati importanti lavori di restauro, finanziati dal Ministero degli Interni e realizzati dal Genio Civile. ,ma dopo il terremoto del 1980, la chiesa è stata chiusa per inagibilità.Attualmente è in corso da parte di fedeli della zona una raccolta di fondi per ricominciarne il ripristino conservativo.

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