La statuetta barbuta

23 Mar,2025 | L'Archeologia

Nel 1932, una interessante scoperta archeologica venne effettuata nel territorio di Cava de’ Tirreni, precisamente nel fondo Casa Contursi. Il sig. Vigorito Giuseppe, durante lavori di scasso, rinvenne casualmente una tomba a circa 2 metri di profondità.La tomba era costituita da una cassa di mattoni legata con calce. Nelle immediate vicinanze furono trovati una statuetta in terracotta e, a circa 2 metri di distanza, una soglia di pietra calcarea con incassature per cardini. I mattoni ritrovati appartenevano all’epoca tardo romana, e nell’area circostante erano presenti abbondanti resti di costruzioni.

La statuetta in terracotta, di notevole interesse archeologico, fu portata dal signor Vigorito alla Badia di Cava, dove venne lasciata in deposito dietro un pegno di 150 lire. In seguito a questo ritrovamento, un esperto si recò alla Badia per esaminare il reperto, constatando che si trattava di un busto in terracotta alto 23 centimetri, raffigurante una figura barbuta coperta da hileo (un tipo di copricapo).

Il manufatto presentava caratteristiche stilistiche particolari: il viso appariva piatto e le singole parti risultavano disarmoniche, trattate da mano inesperta. Dettagli come la barba, i baffi, la capigliatura, le sopracciglia e le orbite erano rappresentati con cerchielli impressi, evidenziando una tecnica artistica primitiva ma di grande interesse storico.

Questo ritrovamento contribuisce a testimoniare la ricca storia archeologica del territorio cavese, confermando la presenza di insediamenti risalenti all’epoca romana.

La statuetta ritrovata almuseo della Badia di Cava
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