La storia della chiesa di S.Maria de Jesus

9 Apr,2025 | La Religiosità

La Chiesa di Santa Maria de Jesu, meglio conosciuta come Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, rappresenta uno dei luoghi di culto più significativi nella storia di Cava de’ Tirreni, non solo come centro religioso ma anche come fulcro della vita civica e politica della città.

Le origini e la fondazione

La fondazione della chiesa risale al 1501, un momento cruciale per la crescita e l’affermazione dell’identità urbana di Cava. Il 24 febbraio di quell’anno, i frati francescani dell’Osservanza presero possesso del terreno dove sarebbero sorti la chiesa e il convento, nonostante la forte opposizione del cardinale Oliviero Carafa, arcivescovo di Napoli e vescovo di Cava, e del clero locale che temeva la perdita dei propri “diritti parrocchiali e funerari”.

La nascita di questa importante istituzione francescana fu fortemente voluta dall’amministrazione cittadina e dalle famiglie più influenti di Cava, che vi vedevano non solo un luogo di culto ma un vero e proprio simbolo di prestigio e crescita urbana.

Centro della vita civica e politica

Fin dai primi anni del XVI secolo, la Chiesa di San Francesco divenne il cuore pulsante della vita politica cavese. Nei suoi spazi si tenevano i “parlamenti”, le riunioni plenarie dell’università (come veniva chiamata l’amministrazione municipale). Nel 1565, l’archivio dell’amministrazione cittadina venne collocato in una cella del convento, segnando un importante passo verso la stabilizzazione dell’istituzione attraverso la conservazione della propria memoria amministrativa.

Un episodio emblematico della centralità di San Francesco nella vita pubblica fu la celebrazione, il 19 gennaio 1505, delle esequie di Isabella di Castiglia, regina di Spagna. Questo evento sottolineava la fedeltà dei cavesi alla Corona spagnola e manifestava la partecipazione emotiva della città alle vicende della famiglia reale.

Evoluzione architettonica attraverso i secoli

La storia architettonica della chiesa è segnata da numerose ricostruzioni e restauri. Gravemente danneggiata da diversi terremoti nel corso dei secoli, fino a quello devastante del 23 novembre 1980, la chiesa è stata sempre ricostruita grazie alla determinazione della comunità cavese.

La ricostruzione più significativa avvenne tra il 1580 e il 1615, periodo in cui fu edificato anche il nuovo campanile. Nel XVIII secolo fu realizzata la nuova facciata, mentre nell’Ottocento la chiesa fu oggetto di un importante intervento di restauro ad opera di Federico Travaglini.

Fulcro della devozione e delle famiglie patrizie

San Francesco divenne rapidamente la chiesa preferita dalle famiglie più influenti della città per le loro sepolture. Si sviluppò una vera e propria competizione per acquistare sepolcri, altari e cappelle, per effettuare donazioni e finanziare messe di suffragio per i defunti.

La cappella familiare rappresentava la continuità e l’unità di una famiglia patrizia: abbellirla, frequentarla per le celebrazioni liturgiche e pregare insieme per i propri defunti rafforzava il senso di appartenenza familiare e l’obbligo morale di essere all’altezza dei propri antenati.

Espansione dell’influenza francescana

Nel corso del XVII secolo, numerose altre fondazioni francescane si aggiunsero a San Francesco (a Marina di Vietri, nel Borgo, a Pregiato, all’Annunziata e a Dupino), conferendo alla città quello che lo storico Salvatore Milano definisce “un marcato carattere francescano”, in sintonia con la crescita demografica ed economica di Cava, che in poco più di un secolo passò da circa 5.000 a quasi 16.000 abitanti.

San Francesco e lo sviluppo urbanistico

La fondazione di San Francesco e, negli stessi anni, della chiesa cattedrale furono eventi decisivi per lo sviluppo urbanistico della città. Le due chiese delimitavano il centro urbano al centro della vallata: San Francesco fu edificata “in piede al Borgo”, la cattedrale “in capo al Borgo”. La strada che collegava le due chiese si arricchì progressivamente di palazzi sempre più magnificenti, al di sopra delle botteghe protette dai porticati, definendo l’assetto urbano che caratterizza ancora oggi il centro storico di Cava.

Patrimonio artistico e culturale

Oltre al suo significato storico e urbanistico, la Chiesa di San Francesco custodisce un importante patrimonio artistico, oggetto di studi approfonditi da parte di esperti come Pierluigi Leone de Castris ed Enrico De Nicola. Le opere d’arte, gli arredi sacri e l’architettura stessa della chiesa rappresentano un patrimonio culturale inestimabile, testimonianza tangibile della devozione e dell’identità cavese attraverso i secoli.

La Chiesa di San Francesco rappresenta uno dei simboli più significativi dell’identità di Cava de’ Tirreni. La sua storia, strettamente intrecciata con quella della città, testimonia la determinazione dei cavesi nel perseguire il riconoscimento del proprio status urbano e nell’arricchire il proprio patrimonio culturale e spirituale. Come afferma lo storico Francesco Senatore: “In questa storia noi abitiamo ancora oggi, perché frequentiamo quelle strade, quei palazzi, quei portici, quelle chiese, quelle cappelle, quelle opere d’arte”. Preservare e conoscere questo patrimonio è quindi un dovere morale per le istituzioni e i cittadini, affinché le testimonianze del passato possano essere trasmesse alle generazioni future

tratto da La Chiesa di S.Maria de Jesu di S.Milano ed.AreaBlu

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