L’introduzione del Cristianesimo a Marcina (l’ antica Cava unita a Vietri) è un evento avvolto nel mistero, privo di riferimenti precisi che ne attestino la data esatta. Tuttavia, considerando la diffusione della nuova fede nelle regioni circostanti, è possibile ipotizzare che il messaggio evangelico sia giunto in questo antico centro costiero tra il I e il V secolo d.C.
Nel periodo in cui il Cristianesimo cominciò a radicarsi nel mondo romano, Marcina ebbe la possibilità di uscire dall’oscurità della superstizione pagana per avvicinarsi alla nuova religione. Tuttavia, data la scarsità di documenti storici, è necessario fare riferimento all’evoluzione della fede cristiana nella vicina Salerno.
Anche per Salerno, infatti, non esiste una datazione certa dell’arrivo del Cristianesimo. Le prime liste episcopali iniziano con un certo grado di affidabilità solo intorno all’anno 500 d.C. I vescovi precedenti a tale epoca (Bonoso, Gramazio, Vero, Eusterio, Valentino e Gaudioso) sono menzionati con date incerte.
Nei primi tre secoli dopo Cristo, la diffusione del Cristianesimo avvenne in maniera segreta, a causa delle persecuzioni contro i fedeli. Solo nel IV secolo, sotto il regno di Costantino il Grande, la religione cristiana poté emergere pubblicamente.
Salerno, che dal 330 d.C. divenne sede alternativa dei correttori della Lucania e dei Bruzi, acquisì maggiore importanza e, probabilmente, non tardò a erigere chiese e altari cristiani. Questo potrebbe aver rappresentato un esempio per Marcina, stimolandone la conversione ufficiale.
Nonostante la mancanza di prove documentali, alcuni studiosi ipotizzano che Marcina abbia avuto un proprio vescovo. Una figura significativa in questo contesto è San Adiutore, menzionato nel Martirologio Romano come uno dei compagni di San Castrense. Questi vescovi, fuggiti dall’Africa a causa delle persecuzioni dei Vandali nel 442 d.C., trovarono rifugio in Campania e contribuirono alla diffusione della fede.
Anche dopo la diffusione ufficiale del Cristianesimo, il paganesimo continuò a sopravvivere a Marcina. Molte strutture pagane resistettero ancora per secoli, come dimostrato da esempi simili a Napoli e Montecassino.
Solo con il tempo e l’azione di figure come San Benedetto, il Cristianesimo riuscì a sostituire completamente il culto pagano. Tuttavia, la transizione fu lenta e graduale, segnata da una lunga convivenza tra le due fedi.
Nonostante le incertezze sulla datazione esatta della cristianizzazione di Marcina, è chiaro che la sua storia religiosa seguì un percorso simile a quello di Salerno. Il Cristianesimo, prima diffuso in segreto, divenne infine la religione dominante, soppiantando progressivamente il paganesimo. L’influenza di Salerno, l’arrivo di vescovi perseguitati dall’Africa e l’esempio di altre città vicine furono tutti fattori determinanti nella conversione della città
Articolo basato sugli studi di Gio. Antonio Adinolfi, “Storia della Cava distinta in tre epoche”