Secondo le preziose ricerche storiche, tra cui quelle di Paolantonio Notargiacomo nel suo libro “Memorie istoriche e politiche sulla città della Cava” del 1831, gli insediamenti originari di Cava de’ Tirreni risalgono a un’epoca antichissima. La zona era già abitata in età romana, con diverse colonie che si stabilirono in quest’area strategica tra i fiumi Sarno e Tusciano. Un’importante testimonianza storica proviene da Strabone, il celebre geografo greco, che nella sua opera descrive questa regione con una citazione latina particolarmente significativa:
“Post Campaniam, et tertium a Profluentis (popoli dell’Abruzzo, e Capitanata) ad mare Tyrrenum Pentimotium notis collis, para moeta coram Picemtinum, qui Abram habitant, quos qualem Romani Posidoniatum in sinum traduxere; Hoc vero tempore signa Pestanae telluris; nunc per vicos habitant Picenini a Romani ab mari…”
Traduzione: “Dopo la Campania, e il terzo punto dai Fiumi (dei popoli dell’Abruzzo e della Capitanata) fino al mar Tirreno, vi è Pentimotium con le sue colline note, vicino ai confini dei Piceni, che abitano l’Abram, ai quali i Romani trasferirono i Posidoniati nel loro golfo. Al tempo attuale, sono i segni della terra di Paestum; ora abitano nei villaggi i Piceni, lontani dai Romani dal mare…”
Questa citazione straordinaria offre un prezioso sguardo sugli insediamenti antichi della regione, evidenziando la complessità etnica e geografica dell’area.
Oltre alla precedente citazione, Strabone nel libro V della Geografia offre un’ulteriore descrizione che, insieme all’interpretazione di Cellario, arricchisce la nostra comprensione degli insediamenti antichi:
Testo Latino di Strabone (Libro V):
“Inter Sirenussam vero, ac Petiliam Marcinae et Etruscorum opus a Samnitibus habitatur; Hinc per Nucerium ad Pompeios latitimus et CAX haual ampliat stadiones; idem XXV milium passuum spatium a Surrento ad Silanum Tuccorum, Templo Jovis Argivae et Jacone condito inagnis; Et id Collario interpretando quaesto”
Traduzione : “Tra Sorrento e Pontecagnano, Marcina e gli insediamenti degli Etruschi sono abitati dai Sanniti. Da qui, attraverso Nocera fino a Pompei, si estende un territorio di poche decine di stadî. Plinio riporta che l’area si estende per 25.000 passi. Secondo Cellario, quest’area include il tempio di Giove Argivo e altri importanti siti, tra cui l’insediamento di Iacone.”
Interpretazione di Francesco Cellario nel ‘600 sui ” vichi” latini:
“Questi villaggi (vichi) non erano semplici aggregazioni rurali, ma insediamenti strutturati con proprie caratteristiche amministrative e sociali. Marcina in particolare rappresentava un nucleo importante, con una configurazione che la distingueva dai semplici abitati rurali.”
Queste citazioni di Strabone e l’interpretazione di Cellario offrono prospettive cruciali, evidenziano la complessità degli insediamenti pre-romani, confermano l’importanza strategica dell’area.Inoltre documentano la compresenza di diversi gruppi etnici (Sanniti, Etruschi).
Il territorio fu inizialmente influenzato da diverse popolazioni:
- Gli Etruschi, che portarono la loro cultura e organizzazione sociale
- I Greci, che lasciarono tracce significative nell’assetto urbanistico
- I Romani, che definitivamente strutturarono l’insediamento
La formazione di Cava de’ Tirreni è legata a un processo graduale di aggregazione di villaggi e comunità sparse. Marcina, uno dei primi nuclei abitati menzionati nelle fonti storiche, rappresenta uno dei primi insediamenti da cui si sviluppò l’attuale città.
Nei primi secoli dopo la fondazione, la comunità dovette affrontare sfide significative:
- Resistere alle invasioni barbariche
- Mantenere la propria identità culturale
- Sviluppare strutture sociali e politiche stabili
La posizione di Cava de’ Tirreni, situata in una zona fertile tra montagne e mari, ha giocato un ruolo cruciale nel suo sviluppo. La vicinanza ai fiumi Sarnoe Bonea ha favorito l’insediamento e l’agricoltura.
Le origini di Cava de’ Tirreni sono un racconto affascinante di resilienza, adattamento e crescita, che affonda le radici in un passato ricco di storia e di incontri tra diverse civiltà.
Fonti:
- Paolantonio Notargiacomo, “Memorie istoriche e politiche sulla città della Cava”,1831
- Strabone, Geografia
- Documenti storici locali e ricerche archeologiche e storiografiche