La Confraternita dello Spirito Santo di Corpo di Cava affonda le sue radici nel XV secolo. Già prima del 1422 esisteva un sodalizio religioso con un oratorio situato presso la Porta Canale, noto probabilmente come Santa Maria di Porta Canale. Nel XVI secolo, precisamente nel 1504, il gruppo si trasferì presso la cappella dello Spirito Santo, costruita all’interno della navata sinistra della collegiata di Santa Maria Maggiore.
Nel periodo compreso tra il 1630 e il 1645, la confraternita conobbe un’importante crescita e decise di dotarsi di una sede propria, più ampia e indipendente. Così, nel 1630, iniziò la costruzione dell’oratorio dello Spirito Santo, posizionato sopra le tre cappelle laterali della navata sinistra della collegiata. Nel 1645, con un decreto del vescovo monsignor G. Lanfranco, l’associazione religiosa ottenne piena autonomia e adottò il titolo attuale.
L’oratorio ha subito numerosi interventi di consolidamento e restauro nel corso dei secoli:
- 1791-1794: A seguito di dissesti strutturali al campanile della collegiata e all’oratorio stesso, vennero effettuati lavori di consolidamento.
- 1861: Furono eseguiti restauri generali e la ritinteggiatura delle pareti.
- 1980-1996: Il terremoto del 1980 arrecò gravi danni alla struttura. I successivi restauri, diretti dall’architetto Giovanni Messe, riguardarono il consolidamento, la nuova pavimentazione, l’adeguamento degli impianti e la ristrutturazione del presbiterio.
L’oratorio dello Spirito Santo è parte del complesso monumentale di Santa Maria Maggiore, situato nel nucleo storico di Corpo di Cava. Il contesto urbano è caratterizzato da un impianto medievale con edifici ravvicinati e stradine strette e tortuose. L’oratorio si distingue per la sua posizione sopraelevata rispetto alla collegiata, con cui rimane indipendente grazie a una scala a due rampe che lo collega al sagrato sottostante.
L’interno è composto da un’aula unica rettangolare e da un piccolo sacello absidale che funge da presbiterio. Le pareti, prive di decorazioni, sono arricchite dagli stalli confraternali in legno. Il pavimento in cotto tradizionale e il soffitto piano completano la struttura. L’illuminazione interna risulta piuttosto soffusa, contribuendo a creare un’atmosfera raccolta. L’accesso all’oratorio avviene attraverso un semplice varco situato sulla parete sinistra, raggiungibile tramite la lunga scala a due rampe che si sviluppa lungo la fiancata dell’edificio.
Negli anni ’90, il presbiterio fu riorganizzato con la rimozione dell’antico altare in muratura e legno. Il nuovo altare, realizzato con una struttura in muratura e ferro, presenta una mensa marmorea. La sede del celebrante è composta da una semplice panca in legno movibile.
Le numerose trasformazioni e restauri hanno permesso di conservarne la struttura nel tempo, rendendolo un punto di riferimento per la comunità locale e per gli studiosi di storia dell’arte e dell’architettura sacra.