Raccontare il positivo

5 Dic,2025 | Blog

Nel panorama mediatico contemporaneo, dove le notizie negative sembrano dominare l’informazione quotidiana, emerge con forza la necessità di riscoprire il valore delle notizie positive. Non si tratta di nascondere i problemi o di adottare un ottimismo ingenuo, ma di riconoscere che anche le buone notizie meritano spazio e attenzione.

Anche nella nostra città, troppo spesso ci troviamo a leggere solo cronache di degrado, polemiche amministrative o problematiche irrisolte. Eppure, ogni giorno, nel tessuto vivo del nostro territorio, accadono piccoli e grandi eventi che meritano di essere raccontati: l’associazione che si prende cura degli anziani, il giovane imprenditore che crede nel futuro della nostra terra, la scuola che innova, il volontario che dedica il suo tempo agli altri.

 Quando si parla di raccontare il positivo, non si intende ignorare le difficoltà o minimizzare i problemi reali che affliggono la nostra società. Piuttosto, vogliamo dare voce a quelle esperienze, iniziative e persone che quotidianamente lavorano per costruire soluzioni, creare opportunità e migliorare il mondo intorno a noi.

Le storie positive hanno un impatto profondo sul nostro modo di vedere la realtà. Ci mostrano che il cambiamento è possibile, che esistono alternative costruttive ai problemi che affrontiamo, e che molte persone si impegnano attivamente per fare la differenza. Nella nostra città, questa energia positiva esiste ed è tangibile: basta saperla riconoscere e valorizzare.

André Comte-Sponville, filosofo della Sorbona e autore di “Piccolo trattato delle grandi virtù”, pone una domanda fondamentale: perché dovremmo sempre denunciare senza sosta? È la strada dei figli, del male, del peccato. Perché accusare sempre?

È meglio, invece, raccontare le “spie” del bene e della speranza, narrare le irriducibili buone azioni che superano i fatti e i dati crudi della odierna realtà sociale e civile. La nostra comunità ha bisogno di questo sguardo rinnovato, capace di cogliere non solo i problemi ma anche le risposte che il territorio sa dare.

Raccontare il positivo non è solo una scelta, ma un vero e proprio metodo di vita. Significa allenare lo sguardo a vedere le opportunità nascoste, a riconoscere il valore delle piccole azioni quotidiane, a celebrare chi si impegna per il bene comune.

Questo approccio non nega le difficoltà o i problemi, ma li inserisce in un contesto più ampio, dove esistono anche soluzioni, resilienza e capacità di reagire positivamente alle sfide. La nostra città ha bisogno di questo respiro, di questa capacità di guardare avanti con fiducia, costruendo giorno dopo giorno un futuro migliore attraverso l’impegno concreto di ciascuno.

Anche chi vive una dimensione spirituale sa che la ricerca del positivo è parte essenziale del cammino umano e il Dio in cui si crede è soprattutto il Dio della gioia , che ci guida in questo cammino di scoperta e valorizzazione del bene che ci circonda. E la stessa sharia islamica, spesso raccontata in modo parziale, è in realtà un fenomeno complesso che riguarda anche gli aspetti positivi della vita religiosa e sociale, dove si trovano principi di giustizia e solidarietà che meritano di essere conosciuti nella loro completezza.

Raccontare, scrivere il positivo significa scegliere di essere testimoni del bene, della bellezza e della speranza che esistono nel mondo. Non è un atto di negazione della realtà, ma un impegno concreto a costruire una narrazione più equilibrata, che dia spazio sia ai problemi che alle soluzioni, sia alle difficoltà che alle opportunità.

Abbiamo bisogno di continuare a raccogliere e condividere storie che ispirano, iniziative che fanno la differenza, e persone che con il loro impegno quotidiano dimostrano che un mondo migliore è possibile, oltre le guerre, la disperazione, l’egoismo. La nostra città, il nostro territorio, hanno fame di questa positività: non per nascondere i problemi, ma per trovare la forza di affrontarli insieme, sostenuti dalla consapevolezza che il bene esiste ed è più diffuso di quanto i titoli di cronaca ci facciano credere.

Perché ogni giorno, accanto alle sfide, ci sono anche vittorie da celebrare. E queste vittorie, per quanto piccole possano sembrare, sono i mattoni con cui si costruisce una comunità più forte, più coesa, più capace di guardare al futuro con speranza.

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