Achille Guerra: Un Pittore tra accademia e meridione

6 Giu,2024 | I Personaggi



Achille Guerra, pittore italiano del XIX secolo, nacque a Cava de' Tirreni nel 1830. La sua formazione artistica si svolse in due distinte fasi: la prima all'Accademia delle Belle Arti di Napoli, sotto la guida dello zio Camillo, anch'egli pittore, e la seconda a Roma, dove si trasferì nel 1864 per ampliare i suoi orizzonti artistici.
La produzione artistica di Achille Guerra è ricca e varia, spaziando da dipinti di ispirazione storica e sacra a scene di genere ambientate nella campagna meridionale.
Nel 1861, Achille Guerra partecipò alla Galleria Dantesca a Firenze, un'importante esposizione di ventisette grandi quadri tratti dalla Divina Commedia. Il suo contributo all'iniziativa, realizzata in collaborazione con altri artisti tra cui Bigioli, Chierici e Paliotti, testimonia la sua crescente fama e il suo interesse per la cultura letteraria.
Ha trattato magistralmente la figura in soggetti sacri: però in tutti i suoi lavori si ammirano più la tecnica e la correttezza del disegno che il sentimento religioso.
Il trasferimento a Roma nel 1864 segnò una svolta nella sua carriera:nella città eterna, egli ebbe la possibilità di confrontarsi con artisti di diversa provenienza e di partecipare a esposizioni di interesse nazionale. Tra le sue opere di questo periodo, ricordiamo "Raffaello e Giulio II", "L'interrogatorio di Beatrice Cenci" e "Michelangiolo e Vittoria Colonna", che attestano la sua attenzione per la storia e i grandi personaggi del passato. Oltre ai dipinti di ispirazione storica, Guerra realizzò anche numerose opere sacre, tra cui "Sant'Elia", "Un angelo" e "Santa Teresa". In queste opere, emerge la sua profonda religiosità e la sua capacità di tradurre in immagini i temi della fede.
Lo ricordiamo in questo sito poiché Guerra nella monumentale Abbazia di Cava esegui "La Madonna delle Grame col Bambino" e "San Marco che col segno della croce risana i bambini". Nel monastero benedettino cavese dipinse "San Benedetto, sotto la volta della sala del Capitolo, e "Il miracolo del pesci operato da San Pietro benedettino". Decoró ed affresco la chiesa sull'Eremo dell'Avvocata, sulla vetta del monte tra Cava de’ Tirreni e Maiori.In questo splendido paese della costiera amalfitana dipinse quattro grandi tele con soggetti religiosi per la chiesa della Congregazione del Carmine.

Notizie tratte da Pittori e incisori italiani moderni e contemporanei-III ediz. Milano 1962 AM. Comanducci -
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