Alfonso Balzico ( dalla pietra di marmo l’arte viva)

6 Giu,2024 | I Personaggi

Nacque il 19 ottobre 1825 e divenne ben presto orfano di entrambi i genitori; conseguiti gli studi con notevoli difficoltà economiche, subito si dimostrò di intelligenza ammirevole nonostante la sua giovane età. Notato dal giudice regio Francesco De Stefano per il suo valore artistico ed intellettuale, riuscì da ottenere un sussidio dal Comune e ad accedere all’Accademia delle Belle Arti di Napoli

Dopo aver completato gli studi in letteratura, iniziò a scolpire in legno, poi in marmo, e fu poi premiato con uno stipendio per studiare all’Accademia artistica di Napoli. A Napoli, ha vinto una medaglia d’argento e un ulteriore premio per la sottomissione di un modello in argilla di Procri che muore tra le braccia di Cefalo, che ha presentato al Consiglio provinciale di Salerno.

In seguito viaggiò a Milano e Firenze nel 1858 e nel 1860, dove i suoi punti di vista si allontanarono dal neoclassicismo verso il realismo e il romanticismo. Ritornò a Napoli, ma le sue opere attrassero l’attenzione di Vittorio Emanuele II, diventando lo scultore di casa Savoia. Il re d’Italia,che lo convoco’ per la realizzazione di un monumento a Massimo d’Azeglio e un monumento equestre altamente dinamico a Ferdinando, primo duca di Genova, dove il principe cerca di alzarsi in mezzo alla battaglia, mentre il suo cavallo ferito cade.

Trasferitosi a Roma, conquistò il secondo posto per la commessa di una statua dedicata a Vittorio Emanuele II. Un altro premio è stato assegnato al bassorilievo “L’angelo accompagna San Pietro fuori dal carcere”. Completò un Flavio Gioia (con il quale vinse la medaglia d’oro alla Esibizione universale di Parigi, un anno prima della sua morte), il Ritorno di Dina e Giacobbe, un San Giovanni Battista, una Vergine della purezza e un Noli me tangere. Nel 1900 la sua statua raffigurante Flavio Gioia fu premiata con una medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi. Dopo la morte dell’artista, l’opera venne inizialmente esposta al Museo Balzico di Roma; in seguito venne acquistata dalla città di Amalfi, che la inaugurò in Piazza Duomo nel 1926 ed oggi è esposta al centro di Piazza Flavio Gioia.

Nel 1900 si recò a Parigi dove sarà premiato per la scultura su Cleopatra e aiuta a disegnare monete e medaglie. Dipinse diversi ritratti e crearono busti del principe ereditario del Portogallo, il principe Napoleone, dell’ambasciatore Nigra. Muore il 2 febbraio 1901 e nel 1907, con una cerimonia che vede la partecipazione di eminenti artisti e la presenza della regina Margherita, s’inaugura a Roma il Museo Balzico.

Cava ha deciso di intitolare allo scultore nel 1913 una scuola, già Scuola Tecnica poi Complementare ed Avviamento professionale di tipo Commerciale ed oggi scuola media inferiore dal 1962. Inoltre gli è stata dedicata una strada e posto un busto bronzeo a Palazzo di Città.

Cerimonia inaugurale a Torino del monumento al Duca di Genova,fratello di Vittorio Emanuele II

Verbale inaugurazione monumento a Massimo D’Azeglio

Battistero Duomo di Salerno – Battesimo di Cristo

Nacque il 19 ottobre 1825 e divenne ben presto orfano di entrambi i genitori; conseguiti gli studi con notevoli difficoltà economiche, subito si dimostrò di intelligenza ammirevole nonostante la sua giovane età. Notato dal giudice regio Francesco De Stefano per il suo valore artistico ed intellettuale, riuscì da ottenere un sussidio dal Comune e ad accedere all’Accademia delle Belle Arti di Napoli

Dopo aver completato gli studi in letteratura, iniziò a scolpire in legno, poi in marmo, e fu poi premiato con uno stipendio per studiare all’Accademia artistica di Napoli. A Napoli, ha vinto una medaglia d’argento e un ulteriore premio per la sottomissione di un modello in argilla di Procri che muore tra le braccia di Cefalo, che ha presentato al Consiglio provinciale di Salerno.

In seguito viaggiò a Milano e Firenze nel 1858 e nel 1860, dove i suoi punti di vista si allontanarono dal neoclassicismo verso il realismo e il romanticismo. Ritornò a Napoli, ma le sue opere attrassero l’attenzione di Vittorio Emanuele II, diventando lo scultore di casa Savoia. Il re d’Italia,che lo convoco' per la realizzazione di un monumento a Massimo d’Azeglio e un monumento equestre altamente dinamico a Ferdinando, primo duca di Genova, dove il principe cerca di alzarsi in mezzo alla battaglia, mentre il suo cavallo ferito cade.

Trasferitosi a Roma, conquistò il secondo posto per la commessa di una statua dedicata a Vittorio Emanuele II. Un altro premio è stato assegnato al bassorilievo “L’angelo accompagna San Pietro fuori dal carcere”. Completò un Flavio Gioia (con il quale vinse la medaglia d’oro alla Esibizione universale di Parigi, un anno prima della sua morte), il Ritorno di Dina e Giacobbe, un San Giovanni Battista, una Vergine della purezza e un Noli me tangere. Nel 1900 la sua statua raffigurante Flavio Gioia fu premiata con una medaglia d'oro all'Esposizione universale di Parigi. Dopo la morte dell'artista, l'opera venne inizialmente esposta al Museo Balzico di Roma; in seguito venne acquistata dalla città di Amalfi, che la inaugurò in Piazza Duomo nel 1926 ed oggi è esposta al centro di Piazza Flavio Gioia.

Nel 1900 si recò a Parigi dove sarà premiato per la scultura su Cleopatra e aiuta a disegnare monete e medaglie. Dipinse diversi ritratti e crearono busti del principe ereditario del Portogallo, il principe Napoleone, dell’ambasciatore Nigra.  Muore il 2 febbraio 1901 e nel 1907, con una cerimonia che vede la partecipazione di eminenti artisti e la presenza della regina Margherita, s’inaugura a Roma il Museo Balzico.

Cava ha deciso di intitolare allo scultore nel 1913 una scuola, già Scuola Tecnica poi Complementare ed Avviamento professionale di tipo Commerciale ed oggi scuola media inferiore dal 1962. Inoltre gli è stata dedicata una strada  e posto un busto bronzeo a Palazzo di Città.

Cerimonia inaugurale a Torino del monumento al Duca di Genova,fratello di Vittorio Emanuele II

 

Verbale inaugurazione monumento a Massimo D'Azeglio

 

 Battistero Duomo di Salerno - Battesimo di Cristo

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