Il 3 marzo 1944, nella galleria “Delle Armi” nei pressi di Balvano, in provincia di Potenza, si verificò uno dei più gravi disastri ferroviari della storia italiana. Il treno merci 8017, partito da Napoli e diretto a Potenza, trasportava abusivamente tra i 600 e i 700 passeggeri, prevalentemente provenienti dalla Campania.
Durante il tragitto, il convoglio rimase bloccato nella galleria a causa dell’eccessivo peso e della pendenza della linea. Le due locomotive a vapore, nel tentativo di ripartire, produssero elevate quantità di gas tossici, tra cui monossido di carbonio, che causarono la morte per asfissia di oltre 500 persone, tra uomini, donne e bambini. I sopravvissuti furono appena una ventina.
Ancora oggi, il numero esatto delle vittime rimane incerto. Le stime ufficiali parlano di 501 passeggeri, 8 militari e 7 ferrovieri deceduti, ma alcune ipotesi arrivano a considerarne oltre 600.
Le vittime provenivano da vari comuni delle province di Napoli e Salerno; in particolare, 35 cittadini di Cava de’ Tirreni persero la vita in quella tragica notte. I loro nomi sono ricordati con una targa posta alla stazione ferroviaria di Cava de’ Tirreni, inaugurata il 13 marzo 2017.
La tragedia di Balvano è stata a lungo avvolta nel silenzio e nella censura, complice il contesto bellico dell’epoca. Solo nel dopoguerra furono eseguite indagini più accurate, ma restarono molti interrogativi a causa dell’irreperibilità di alcune documentazioni.
Ancora oggi, le notizie certe su quanto accaduto sono scarse e frammentarie. Storici e giornalisti, in occasione delle commemorazioni annuali, sottolineano l’importanza di riaprire le ricerche e le indagini sui fatti per giungere a una ricostruzione più dettagliata e aderente alla realtà.
Nel corso degli anni, diverse iniziative hanno cercato di mantenere viva la memoria delle vittime. Il 3 marzo 2024, in occasione dell’80° anniversario della tragedia, si sono tenute cerimonie commemorative sia a Balvano sia in altri comuni coinvolti, come Meta, dove nella Basilica di Santa Maria del Lauro si è svolta una messa in ricordo delle vittime.
Recentemente, il 26 febbraio 2025, è stata presentata una proposta di legge per istituire una giornata nazionale in memoria delle vittime della tragedia ferroviaria di Balvano, a testimonianza dell’importanza di non dimenticare questo drammatico evento
La tragedia di Balvano rappresenta una ferita ancora aperta nella storia italiana, un monito sulle conseguenze della negligenza e dell’impreparazione in tempi difficili. Ricordare le vittime e approfondire la conoscenza di quanto accaduto è un dovere collettivo, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Per approfondimenti vedi anche il video di Rai Storia al link https://youtu.be/8jimaPXAzwA



