Sulle tracce di Cocteau e Bruno a Cava de’ Tirreni

15 Nov,2024 | Blog

Chi l’avrebbe mai detto? Jean Cocteau, il genio poliedrico dell’arte francese, e Edoardo Bruno, il raffinato critico cinematografico italiano, si sono incontrati a Cava de’ Tirreni.

Immaginatevi questi due intellettuali, così diversi eppure così affini, passeggiare sotto i portici medievali di Cava, lasciandosi ispirare dalla sua atmosfera suggestiva.

A svelare questo intrigante mistero è una dedica, un semplice gesto. Su un’opera di Cocteau, datata 1960, troviamo scritto, unitamente ad un ritratto maschile, probabilmente di Bruno, : “De tout coeur Merci à Edoardo Bruno et à Cava di Tirreni”. Un ringraziamento sentito che rivela un legame profondo tra i due artisti e la città.

Ma cosa li ha uniti? Cosa avrà scatenato l’ispirazione di Cocteau e l’ammirazione di Bruno in quella cornice così particolare? lo scrittore e artista francese ha ringraziato anche la nostra città, forse colpito dalla bellezza delle nostre montagne , del nostro centro storico, della nostra cultura. O forse è stata semplicemente la magia di quell’incontro, di quel momento sospeso nel tempo.

Bruno, noto per la sua profonda conoscenza del cinema, ha sempre nutrito una grande ammirazione per Cocteau. Nel 1989, ha curato una retrospettiva dedicata all’artista francese alla Biennale di Venezia, sottolineando l’importanza del cinema nella sua opera. Un segno evidente di un legame che affonda le radici nel tempo.

L’incontro tra Cocteau e Bruno a Cava de’ Tirreni non è solo un aneddoto, ma un simbolo di un dialogo fecondo tra diverse forme d’arte. Un’occasione per riflettere su come l’ispirazione possa nascere negli angoli più inaspettati,come ad esempio nella nostra Città, e su come l’arte, in tutte le sue forme, possa unirci e farci sognare.

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